La perdita di ferro dopo la donazione
E' importante ricordare che una alimentazione variata è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero dei sali minerali, tra cui il ferro, ma dopo la donazione di sangue intero è opportuno compensare la perdita di ferro consumando alimenti che ne sono ricchi.
La maggio parte del ferro corporeo si trova nei globuli rossi dove funziona da "intrappolatore di ossigeno", è pertanto un elemento indispensabile per la costruzione del sangue ed è quindi importante che l'organismo ne abbia adeguati depositi.
Il recupero completo dei globuli rossi avviene entro 90 giorni, se le scorte di ferro sono adeguate, ecco perché al momento della donazione di sangue intero il donatore deve possedere un valore di emoglobina (Hb) superiore a 13,5 g/dl se maschio, superiore a 12,5 g/dl se femmina.
Il contenuto alimentare di ferro è molto variabile.
Tra le fonti vegetali:
- cereali in particolare integrali (il ferro è localizzato principalmente nelle parti esterne e nel germe)
- leguminose secche
- ortaggi, in particolare rucola, radicchio verde, spinaci
- frutta secca
Il ferro da alimenti vegetali viene assorbito in misura molto limitata, circa il 10%.
Tra le fonti animali:
- le carni, in particolare nelle frattaglie
- i prodotti ittici, in particolare nei frutti di mare, nelle alici, nello scorfano e nel pagello
- il tuorlo d'uovo
Un etto di carne contiene da 1 a 3,2 mg di ferro. A un uomo adulto ne servono 10 mg mentre a una donna in età fertile ne servono almeno 18 mg.